Descrizione
Crystal ball nacque dall’idea del dottor Claudio Pasini, un chimico della Brianza, e del suo socio Carlo Alberto Colombo.
Nel 1947, fu commercializzato col nome di Le bolle fatate.
Inizialmente il prodotto non ha avuto il successo sperato, te fu addirittura ritirato dal mercato.
Esattamente vent’anni più tardi Pasini fondò la sua azienda, e nel 1968 riprese la commercializzazione di Crystal ball.
Negli anni ottanta Crysta Ball, ebbe il suo momento di massima notorietà anche grazie ad un felice spot pubblicitario televisivo[2] e fu venduto in diversi milioni di esemplari
Lo scopo del gioco è quello di creare dei palloncini gonfiando una pallina di pasta posta sull’estremità di una cannuccia, chiamata nelle istruzioni “cannello”. La pasta è disponibile in diversi colori (verde, giallo, blu, rosso) .
Grazie ad una certa adesività dei palloncini appena gonfiati, è possibile unirne diversi per formare forme più complesse.
Il fatto che sul tubetto non siano riportati i dati dei componenti e il forte odore simile a quello della vernice avevano fatto sorgere il dubbio in alcune persone che il prodotto potesse contenere solventi non salutari.
Tuttavia, l’azienda sul suo sito web dichiara che la pasta è stata riformulata per ridurre l’odore, che è “costituita esclusivamente da sostanze chimiche non tossiche.
il 29% del peso complessivo “sono componenti di varie essenze naturali, o sostanze d’uso comune in cosmetica (nelle lacche per unghie)”. Dichiara inoltre espressamente che essa non contiene benzene o composti aromatici benzenoidi. Inoltre, la cannuccia è stata dotata di una valvola di non ritorno per evitare possibili aspirazioni dei vapori.
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